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Genazzano – Rocca di Cave

Partendo dalla valle del Rio di Genazzano si comincia a salire su un pendio che strada facendo regala strati di vite, tradizioni economie e cultura. Sembra di leggere un libro dove le pagine si “girano” con i piedi passo dopo passo. Tra centenarie querce la vegetazione si è riappropriata di quelli che fino alla metà del secolo scorso erano uliveti e campi coltivati, un bosco misto, una natura che si riappropria di spazi abbandonati dalle attività antropiche. Durante la salita ci sono scorci di sentiero che fanno pensare a quanto fosse importante questo percorso per unire i due paesi di Genazzano e Rocca di cave prima della rete stradale, un percorso che univa le comunità e le loro tradizioni. Salendo si giunge in un luogo dove monumentali alberi di castagno sembrano dei feriti giganti che si stagliano a ricordare la loro importanza nell’economia della comunità della Rocca. Giganti che stanno a segnare la strada che porta allo splendore della scogliera fossile che è un’immaginaria porta d’ingresso verso l’abitato. Una porta che unisce la montagna con il mare attraverso il passare delle ere geologiche.