Questo percorso che segue la vecchia via comunale che univa i due centri abitati di Genazzano e Capranica Prenestina rappresenta un’esperienza a 360 gradi in quello che sono stati i Monti Prenestini nel tempo per le comunità che qui sono insediate. Potremmo pensare all’arte, un percorso che unisce due eccellenze della scuola del bramante, la cupola a Capranica prenestina e il ninfeo a genazzano, un pensiero che si declina passo dopo passo ai lati del percorso facendo intravvedere come quei territori, che vanno rinaturalizzandosi, erano coltivazioni di grano, oliveti, castagneti secolari; anche questa un’arte, quella di vivere centimetro per centimetro un ambiente spesso difficile. Si cammina e si immagina un mondo che in pochi decenni muta passando da una forma di bellezza ad un’altra. La pendenza del sentiero è l’anima stessa del trascorrere del tempo, luoghi che hanno visto intere comunità strappare terreno per un’economia di sussistenza che oggi è cambiata e dove tra la vegetazione ricca che riconquista gli spazi mostra i segni dell’arte della sopravvivenza e dell’adattamento.